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lunedì 30 marzo 2009

In Italia non vedremo mai le telenovelas!

Ricordo ancora un Grillo d’annata, non ancora epurato dalla televisione, che ci raccontava prima la sua America (Te la do io l’America, 1981) e poi il suo Brasile (Telo do io il Brasile, 1984).

All’epoca rimasi colpito da come venivano affrontate le trasmissioni televisive di maggior successo, oltremanica. Rispettivamente le Soap Opera e le Telenovela. Beppe Grillo, e gli italiani con lui, ironizzava molto sulle dinamiche narrative di questo genere di prodotti. Trame scadenti che non arrivano mai ad una conclusione dell’intreccio narrativo, allungate al solo scopo di consentire agli sponsor di poter fidelizzare gli spettatori. La conclusione sembrava implicare che questo genere di prodotto non avrebbe mai potuto avere grandi chances di successo in Italia, a causa dell’elevato livello culturale della nostra televisione. Pochi anni dopo in italia ci fù l’avvento delle emittenti commerciali (allora chiamate libere o private). In pochi anni tre emittenti si conquistarono una grande fetta d’ascolti. Erano quelle di proprietà di un giovane e rampante imprenditore, Silvio Berlusconi. Proprio su questi canali ecco affacciarsi, anche da noi, prodotti come Soap Opera e Telenovela. Quello che sembrava inadatto diventava fenomeno di massa imprescindibile per le mattinate di ogni buona casalinga che si rispetti.

Sempre anteriormente alla caduta del Muro di Berlino (1989) era abituale ironizzare su certe manifestazioni democratiche tipiche di certi governi totalitari, spesso regimi dell’Est europeo.

Tant’è che nel modo di dire comune è entrato a pieno titolo il termine “maggioranza bulgara” ossia quei sistemi plebiscitari che producevano elezioni e votazioni all’unanimità, in contesti in cui non vi era possibilità legittima e garantita di dissentire dalle linee imposte da chi deteneva il potere ed il controllo delle assemblee. Gli speaker nostrani, con malcelata ironia sottolineavano l’elezione del Segretario Generale del Partito Comunista Sovietico (che di fatto assumeva su di se il governo dell’intera Unione Sovietica) con votazioni unanimi o prossime ad esso. Altrettanto sarcasmo era riservato al quotidiano La Prava (giornale del partito comunista sovietico e in quanto tale voce ufficiale del governo sovietico), per le modalità con cui annunciava gli esiti delle votazioni, riservando l’intera prima pagina, non solo alla notizia ma anche al testo integrale del discorso del segretario neoeletto. Nell’assoluta convinzione che eventualità di questo genere non avrebbero mai potuto trovare spazio ed applicazione al sempre colto ed evoluto popolo del bel paese.

Sabato scorso (28 marzo 2008) presso la nuova Fiera di Roma si è tenuto il congresso fondativo del Popolo delle Libertà, nel quale confluiscono Forza Italia e Alleanza Nazionale. Al termine del quale è stato eletto presidente per acclamazione Silvio Berlusconi. Gli organi di stampa a lui più vicini hanno dato ampio spazio alla notizia. Libero occupava buona parte della prima pagina con “Il discorso integrale, Tutte le parole di Silvio” (28/03/2009) e poi con “Sua Maestà il Cavaliere” (30/03/2009). Il Giornale, non di meno, dedica tutta la prima pagina con “Il giorno dell’orgoglio”.

Insomma dopo Dallas e Beautiful, è ancora lui a portare in casa nostra quanto di meglio il mondo sa offrire. Nonostante una proferita antiteticità con il comunismo, scopriamo che oltre alle dinamiche commerciali, spregiudicatamente più aggressive degli USA, sembra predilire anche i metodi “democratici” più in voga nell’ Unione Sovietica di Stalin e Breznev.

Non di meno in tempi meno recenti, poche settimane prima dell’invasione americana in Iraq, Saddam Ussein venne confermato presidente con il 100 % dei consensi. Giusto giusto lo stesso risultato del Cavaliere. Lungi dal credere che la sorte riservi a lui la medesima fine, è importante leggere come racconta la votazione Luca Telese su Il Giornale “il «nuovo» leader del Popolo della libertà ieri è stato investito così. Cartellini alzati, seimila delegati, nemmeno una mano levata contro, nemmeno un astenuto, manco a pagarlo oro”. Evidentemente le aree in cui erano stati “relegati” gli invitati della stampa consentivano una minuziosa e panoramicissima visione dell’assemblea. Tale da consentire di distinguere ogni singola tessera e volendo sorvolare sulle allusioni di Eugenio Scalari che sulle pagine di Repubblica a presunti figuranti presenti in prima fila giusto per mostrare alle telecamere quanto i delegati del PdL siano, oltre che più numerosi, anche più belli di tutti. Se rispondente al vero, si potrebbe dire che a tanto non era arrivato neanche il “Presidente emerito” della Romania, Ceausescu.

Il dubbio che assale, a questo punto, è che così come accade per le trame senza fine delle telenovela, anche questa “libera interpretazione della democrazia” sia senza fine alcuna. Anzi che, in un susseguirsi di improbabili colpi di scena si scopra che Mussolini non è morto, che Berlusconi è il figlio segreto di Napoleone, nonché legittimo pretendente al “Soglio di Pietro”. Bendetto XVI vive questi momenti con estrema e giustificata apprensione. I fedeli pregano per la loro guida spirituale, Papa Silvio I.

9 commenti:

flo ha detto...

Mooolto interessante quello che scrivi, soprattutto riportando alla memoria un recente passato dimenticato, sommersi come siamo da informazioni fittizie ed inoltre vorrei sottolineare che anche in ambito di cronaca nera avviene la stessa cosa, quando mai casi come quelli che siamo abituati a sentire oggi venivano trattati come una telenovela noir nei vari talk sciò?
La globalizescion avanza...

Laura Raffaeli ha detto...

hai ragione, mi viene in mente una cosa: a roma diciamo "a chi sputa per aria je ricade addosso", spero succeda pure a "lui".
come ho scritto anche in un altro blog, penso che questo "partitone" da vera e propria fiera serva a giustificare tutti i voti che si compra e chi "sta a rota" delle sue telenovelas su tv abusive (vedi rete4) ci crederà, come sempre.
ciao, laura

Paolo Melis ha detto...

@Flo
sai se non sbaglio quando si vuole fare riferimento ad una memoria particolarmente volatile si cita quella del pesce rosso... beh! ho come l'impressione che quella dell'italiano medio non sia poi molto superiore alla nota specie ittica... magari dopo il ponte ci costruirà anche il più grande acquario-globale... Ciao

@Blindsight
null da eccepire, ad oggi credo esistano elementi più che sufficienti, quantomeno, per dubitare... ma una buona metà degli italiani sembra poco propensa a farlo... allora che si godano Fede e la sua nova brillante giornalista frutto di quella meritocrazia che tanto proclamano di voler tutelare e perorare, l'ex pasionaria dell'alitalia, l'ex inquilina del grande fratello, l'ex inquilina della fattoria... Daniela Martani. Chissè che nella tomba dell'incompetenza professionale non trovi finalmente anche lei pace... Ciao

154 ha detto...

Ciao Paolo, pur leggendo spesso quello che scrivi non ho mai "postato", oggi però quando ho letto la tua pagina mi è tornato in mente quello che ho pensato quando siamo stati bombardati dalla notizia della nascita del "nuovo partito" e l'elezione del "nuovo segretario"....nessuna defezione, nessuna voce fuori dal coro, il 100% dei delegati... ...tutti allineati, nessuno che si volesse battere per portare avanti una, se pur minima, idea diversa, anche solo una sfumatura.... Incredibile! Niente da dire un successone per.... "il buon Silvio!"

Paolo Melis ha detto...

@154
direi che il termine bombardamento è quanto mai appropiato... anche nell'accezione tipica campana "c'avite bumbardat' 'i pa..e!"
Quanto alle voci fuori dal coro non erano previste, anche quella di Fini è stata flebile flebile.
Travaglio commenta con ironia che Berlusconi ha fatto anche finta di commuoversi, incredulo che "tra tanti" il prescelto abbia potuto essere proprio lui... degno della serata finale di Miss Italia...
Ciao
PS se poi in privato mi fai sapere esattamente chi sei mi farà piacere ;-)

Annachiara ha detto...

Mio dio quanto sei vecchio.
Ma tu, ti rendi conto che uno che è nato dopo la caduta del ro magari vota anche PdL e non sa nemmeno cosa ha significato il muro? Né ha un ricordo in bianco e nero?
Questo post mi ha intristito assai...

Paolo Melis ha detto...

@Annachiara

Sorvolo sulla "velata" allusione anagrafica e ti invito a fare un serio esame di coscienza per quel che riguarda i lunghi anni da te trascorsi su questo mondo... ;-)
La caduta del "ro" mi sfugge forse si tratta di qualche fortezza di cui parla Tolkien...
Piuttosto che il mio post non è che niente niente sarà questa realtà che ti intristisce?

flo ha detto...

Paolo, nell'era dell'acquario globale urge un polipo che apra la valvola :P

Paolo Melis ha detto...

@Flo
Il dubbio è che magari il polpo apra la valvola, ma quella sbagliata, e si finisca tutti col rimanere attaccati alla canna del gas...