QUESTO BLOG SOSTIENE IL
COMITATO PER IL RICONOSCIMENTO DEI DIRITTI COSTITUZIONALI AI MILITARI
Perchè una Democrazia non può dirsi compiuta se non è stata capace di estendere tutte le sue regole e garanzie, fino in fondo a tutti i cittadini, anche quelli in divisa.

per informazioni ed adesioni scrivere a paolomelis66@yahoo.it



venerdì 1 agosto 2008

Impeachment

Poco meno di quindici giorni fa (Venerdì 17 Luglio 2008), in seguito all’emanazione del D.L. 112 e contemporaneamente alla discussione sul problema sicurezza, si assisteva ad uno scambio di vedute tra le rappresentanze del personale di polizia e forze armate e il Governo. Sostanzialmente i primi sostenevano che le misure intraprese introducessero gravi tagli ai comparti difesa e sicurezza. Mentre il secondo smentiva con forza a più riprese.

IL CORRIERE DELLA SERA

Berlusconi ai poliziotti: «Non ci sono tagli»

La risposta del premier alle forze dell'ordine scese in piazza per protestare contro la riduzione del budget

LA STAMPA

Agenti in piazza contro la Finanziaria
Berlusconi: "Nessun taglio alla polizia"

RAINEWS24

Polizia in piazza contro il governo. Berlusconi: nessun taglio alla sicurezza

Durante un’incontro di alcuni giorni fa (Martedì 29 luglio 2008) tra il Ministro della Difesa ed il Co.Ce.R. Interforze, secondo quanto si evince dal virgolettato di seguito riportato, pare che questi abbia dichiarato: “I tecnici mi dicono che i tagli ci sono, ma che per voi non sono così devastanti”.

Associazione Finanzieri Cittadini e Solidarietà

WWW.FICIESSE.IT

Incontro del ministro la russa col cocer interforze all’insegna della continuità col predecessore. Gelati gli entusiasmi: “non ci sono soldi; e i tagli per voi non sono così devastanti”

L’incontro del ministro della Difesa Ignazio La Russa con i rappresentanti del Cocer Interforze inizia alle 18,10 di martedì 29 luglio 2008.

Il ministro avrebbe esordito con queste parole: “ho pochissimo tempo da dedicarvi, tra poco ho un incontro con Berlusconi”.

Quindi, dopo i primi interventi di alcuni presidenti avrebbe affermato: “Per parlare di specificità oggi non c’è tempo, è presente il sottosegretario Crosetto ed io devo andare via. Al ministro non potete parlare di tutte queste problematiche. Non ho la capacità tecnica per ascoltare tutte queste cose. E neanche la voglia. Non possiamo pensare ad altri fondi perché non ce ne saranno. Non voglio prendervi in giro. È difficile ottenere qualche risultato. I tecnici mi dicono che i tagli ci sono, ma che per voi non sono così devastanti”.

A questo punto, dopo circa 20 minuti, La Russa va via.

Aldilà della percezione sgradevole che emerge nella descrizione dell’incontro, dovuta all’atteggiamento di La Russa, appare chiara la contraddizione tra ciò che viene proclamato con gran risonanza in pubblico ed a tutti i media e quanto viene riferito nel chiuso delle stanze del potere.

Considerando che tra le dichiarazioni del 17 luglio e queste del 29, non sono intervenuti elementi sostanziali di novità che abbiano potuto produrre il mutarsi delle valutazioni dell’esecutivo circa l’impatto delle misure dei tagli su poliziotti e soldati.

Anzi a conferma che la posizione espressa in pubblico, davanti a microfoni, taccuini e telecamere, è ben diverso, la sera stessa (29 luglio 2008), lo stesso Ministro La Russa, ospite di Mannoni nella trasmissione di approfondimento del TG3, Primo Piano, ribatteva con vigore a Minniti, ex-sottosegretario agli Interni del governo Prodi, ed al segretario del Sindacato di Polizia, SAP, che denunciavano i tagli operati dal Governo.

Quindi poche ore dopo la privata ammissione dei tagli alla presenza del Co.Ce.R., si ritornava alla pubblica smentita. Anzi nel corso della trasmissione il responsabile del dicastero della Difesa, nel confermare quanto detto dal Presidente del Consiglio, Berlusconi. Ossia che “Non c'è nessun taglio”, nei bilanci di Difesa e Sicurezza. Rincarava la dose affermando che le risorse erano state, addirittura incrementate, tramite future alienazioni degli immobili come caserme ed abitazioni.

Insomma la contraddittorietà tra quanto detto in pubblico e quanto detto in privato è tale e tanta che, tutte le sigle sindacali del comparto sicurezza, anche quelle storicamente più vicine alla destra, e tutte le sezioni del Co.Ce.R. (Esercito, Marina, Aeronautica, Carabinieri e Guardia di Finanza) decidevano di acquistare intere pagine di alcuni quotidiani nella speranza di poter denunciare le incongruenze dell’’azione di governo. Il quale, da un lato annuncia con grande enfasi maggiore sicurezza per i cittadini, grazie all’impiego di 3000 soldati con compiti di ordine pubblico, dall’altro pensiona forzatamente, nel prossimo triennio 40.000 tra poliziotti e militari, taglia i bilanci e le risorse per il mantenimento in efficienza di mezzi e strutture di polizia e forze armate, costringe al ridimensionamento dell’attività addestrativa di agenti e soldati. Badando bene, però a stanziare ulteriori, 90 milioni di Euro, per le missioni all’estero.

A ben vedere si potrebbe dire che gli stessi militari si autotassano, per pagare lo sforzo economico delle operazioni fuori dal territorio nazionale.

Giovedì 31 Luglio 2008

Sicurezza:contro tagli sindacati PS comprano pagina giornale

(ANSA) - ROMA, 31 LUG - Con un annuncio a pagamento pubblicato a tutta pagina oggi su 'La Stampa', 'Il Tempo' e 'L'Unita'', sindacati di Polizia e Cocer, ''uniti contro l'azione del Governo'', rilanciano a caratteri cubitali l' ''allarme sicurezza'' per i tagli operati dalla manovra finanziaria.

Manovra: Sindacati Polizia e Cocer Protestano Con Annuncio Su Quotidiani

(ASCA) - Roma, 31 lug - ''Sindacati di Polizia e Cocer uniti contro l'azione del governo. Allarme sicurezza, le ragioni della protesta''. Con questo titolo si apre il documento firmato da tutti i sindacati di Polizia e dai Cocer delle Forze dell'Ordine e delle Forze Armate pubblicato oggi su tre quotidiani a tutta pagina in un annuncio a pagamento: La Stampa, Il Tempo e l'Unita'.

Finanziaria/ Sindacati polizia-Cocer contro governo: no ai tagli

Intera pagina su quotidiani nazionali: è allarme sicurezza

Roma, 31 lug. (Apcom) - Non si placa la protesta dei sindacati di Polizia e dei Cocer, che protestano contro "i tagli alla sicurezza per 3,5 miliardi di euro nel prossimo triennio". La denuncia di un 'Allarme sicurezza' campeggia oggi su due importanti quotidiani nazionali, La Stampa e l'Unità

IL MESSAGGERO

Sindacati di Polizia e Cocer protestano: tagli mettono a rischio i servizi ai cittadini

ROMA (31 luglio) - «Sindacati di Polizia e Cocer uniti contro l'azione del Governo. Allarme sicurezza, le ragioni della protesta». Con questo titolo si apre il documento firmato da tutti i sindacati di Polizia e dai Cocer delle Forze dell'Ordine e delle Forze Armate pubblicato in un annuncio a pagamento su alcuni quotidiani.

Tutto ciò nella più completa indifferenza dei massmedia. I quali, evidentemente, non hanno trovato quantomeno curioso il fatto che sindacati e Co.Ce.R. abbiano avuto la necessità di acquistare intere pagine di quotidiani per far fronte alla campagna mediatica del Governo.

In conclusione, delle due una. O è vero quanto asseriscono i sindacati e il Cocer, oppure è vero quello che dicono Berlusconi e La Russa. Se fosse vera la seconda situazione sarebbe lecito attendersi azioni legali nei confronti di quanto riporta il sito di FICIESSE, perché falso. Ma se fosse vera la prima ci si troverebbe dinnanzi alla prova provata che Berlusconi mente sapendo di mentire.

Negli Stati Uniti, Clinton subì un impeachment per aver mentito su questioni molti più veniali. Ciònostante, si procedette ugualmente contro di lui, partendo dal presupposto che un capo di governo se mente su una sola cosa è capace di farlo su tutto.

Ma gli USA sono proprio dall’altra parte dell’oceano.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Paolo, grazie di tutte le informazioni. Ho letto la pagina acquistata anche sul mio giornale e mi è parsa un'ottima idea. Mi chiedo quanto gli italiani sono interessati ad approfondire i problemi... che sentono lontani. Tanto ci sono sempre i "professionisti" ad occuparsene. Quegli stessi professionisti, che fanno del "sindacato" una scala per i propri interessi e della base se ne fregano. L'importante è fare carriera. Credo che oltre alla didascalia del dato di fatto, tu non ti sorprenda poi tanto che "una menzogna" ripetuta molte volte diventi "verità".

Paolo Melis ha detto...

In effetti è una tecnica vecchia come il mondo...
ne abbiamo esempi più illustri e famosi...

Quanto all'interesse degli italiani, preferisco credere che qualche anima pia alberghi ancora tra noi, tantè che sono promotore sia dell'iniziativa BARCAMP che puoi leggere sul blog, si della costituzione del:
Comitato per il riconoscimenti dei Diritti Costituzionali ai Militari

Secondo le modalità che seguono.
Per cui sappi che anche tu e chiunque altro siete ben accetti e benvenuti.
Ciao

Compito esclusivo del nascente comitato è il riconoscimento
dei diritti che la Costituzione riconosce a tutti i cittadini che vestano una divisa o meno,
ivi incluso il diritto di costituite associazioni di categoria.

L'Adesione è aperta anche al mondo "civile".

Per l'adesione scrivere a
Franco Cocco 53raffaele@tin.it
Paolo Melis paolomelis66@yahoo.it
segnalando Nome e Cognome e
recapito telefonico ed email

Nessuna quota associativa è attualmente dovuta,a nessun titolo.

Il comitato è costituito da più persone al fine di perseguire uno scopo
comune
Il comitato si estingue una volta raggiunto il fine.

Può esser costituito con qualunque forma, anche verbalmente.
Solo nel caso in cui lo stesso intenda ottenere la personalità giuridica,
l'atto costitutivo deve necessariamente avere la forma dell'atto
pubblico (atto notarile).

Il Comitato si doterà di uno Statuto che dovrà rappresentare il comune
denominatore delle esigenze di tutti gli aderenti.
Il comitato dovrà dotarsi di rappresentanti ed assegnare dei ruoli di coordinamento riconosciuti da
tutti secondo procedure democraticamente concordate dagli iscritti (vedasi dlgs 460/97).

Siete pregati di innoltrare la presente email a tutti gli amici e conoscenti.