Il Ministro Gelmini, pur essendo all'istruzione, più che maestra si fa allieva del suo collega Brunetta.
Infatti annuncia: "Quando la spesa per il personale assorbe il 96,98% del bilancio, significa che la scuola italiana rischia di non avere piu' gli strumenti per modernizzarsi".
Il gioco delle cifre e delle statistiche è un metodo che questo esecutivo ha ben interiorizzato, altrettanto non si può dire degli italiani.
Infatti le raccomandazioni del poeta romano Trilussa sul mezzo pollo sembrano già cadute nell'oblio.
Nello specifico, ammesso che quel 96,98% sia vero, ci dimostra che, in realtà, ci troviamo di fronte all'imputato reo confesso. Il Governo.
Infatti, come per tutto il resto del pubblico impiego, bisogna sapere che l'unica voce dei bilanci che non può mai ridursi e che, anzi, incrementa per via dei rinnovi contrattuali, è quella delle retribuzioni del personale impiegato. Per questo, se per esempio, abbiamo un bilancio equamente diviso a metà tra retribuzioni e spese di gestione, poi negli anni il governo lo taglia progressivamente. E' ovvio che le riduzioni di spesa, di fatto, si riperquoteranno solo sulla voce esercizio. Dato che per legge le retribuzioni non possono essere diminuite.
Quindi, se oggi ci troviamo in questa situazione è perchè i governi che si sono susseguiti negli anni, hanno operato tagli su tagli. Indifferenti alle conseguenze degli effetti che questi producevano. Ossia il progressivo annientamento del bilancio delle voci di tutto ciò che è funzionale alla formazione ed alla educazione dei giovani, Dalle strutture ai supporti didattici, all'aggiornamento dei docenti, alle attività integrative per gli alunni.
In conclusione dare questo numero in questo modo, lasciando, in qualche modo, intendere che il personale del comparto scuole, tra i meno pagati d'Europa, si sia mangiato da solo tutta la torta della pubblica istruzione è quello che il buon Ministro leghista Calderoli definirebbe: "una porcata!", ma forse è meglio limitarsi a dire che è una vigliaccata!
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COMITATO PER IL RICONOSCIMENTO DEI DIRITTI COSTITUZIONALI AI MILITARI
Perchè una Democrazia non può dirsi compiuta se non è stata capace di estendere tutte le sue regole e garanzie, fino in fondo a tutti i cittadini, anche quelli in divisa.
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mercoledì 27 agosto 2008
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2 commenti:
Paolo come non essere d'accordo con ciò che scrivi?! E' tutto talmente vero che... vorrei aggiungere che nelle statistiche pollesche, vengono inseriti dagli ingenui gelminiani anche le spese per i docenti di religione (scelti dai vescovi e pagati da TUTTI gli italiani anche dai buddisti...)e gli insegnanti di sostegno che non dovrebbero essere a carico del bilancio istruzione ma di quello del welfare... ma questa è un'annosa questione. I nostri bambini a volte sono costretti a convivere con situazioni davvero difficili, che vanno a discapito della didattica, perchè si scarica sulla scuola ciò che lo Stato non riesce nemmeno a capire. Grazie. Ciao
Grazie per la precisazione sugli insegnanti di religione, assunti in numero cospicuo dal precedente governo Belusconi (http://www.repubblica.it/2005/j/sezioni/scuola_e_universita/servizi/insrelig/blitz-docenti-religione/blitz-docenti-religione.html, mentre gli altri precari venivano lasciati al palo.
Tutto questo per consentirgli di insegnare un catechismo che potrebbe benissimo essere svolto gratuitamente nelle parrochie senza voler entrare nel merito della sostanzialità del loro insegnamento? (a tal proposito scaricare e leggere questo link :http://rationalspirituality.files.wordpress.com/2007/09/lacospirazionedicristo.doc)
Ciao
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