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giovedì 7 maggio 2009

Dall’estero smentiscono i sondaggi di Belusconi

Silvio Berlusconi, assomiglia sempre più a quel Duce, così ben descritto dal camerata Catenacci, alias il comico Giorgio Bracardi, che lo raffigurava in quella retorica di sopravvivenza a qualunque avversità grazie al suo proverbiale “scatto di reni” che gli permetteva di atterrare sempre in piedi con la mano tesa a saluto romano.

Più di uno pensava che, dopo il doppio fendente mediatico della moglie, Veronica Lario, e della festicciola di compleanno napoletana, avrebbe accusato il colpo. Invece il suo scatto di reni lo ha fatto cadere benissimo in quello che molti definiscono come la “terza Camera”, ossia quel salotto di Vespa sempre pronto ad accoglierlo amorevolmente. Nella gioia e nel dolore. Più di quanto avvenga, recentemente, nella sua casa di Arcore.

A “Porta a Porta” ha avuto modo di raccontare la sua versione dei fatti, senza contraddittorio, in cui, l’unico e flebile sospiro di dissenso (e questo dice molto…) era emesso dal direttore del Corriere delle sera Ferruccio De Bortoli. Disinnescando anche la mina vagante Avvenire, il cui editoriale è stato “opportunamente”, tenuto fuori dal dibattito.

Così il Cavaliere approfittando della situazione favorevole ha abbandonato la difensiva, rilanciando all’attacco. Eccolo qui allora, intento nel suo sport preferito. Quello di snocciolare numeri, cifre e dati statistici, per lo più note solo a lui, la cui fonte come sempre rimane assolutamente ignota.

In questa esaltazione estatica di chi passa dall’inferno al paradiso, eccolo ribadire ciò che aveva già detto giorni prima. Infatti nella classifica dei leader più amati al mondo “lui raggiunge il 73,5% dei consensi, seguito da Lula (69,4%), Obama (59,5%), Tusk (59%) ed Erdogan (51%)”.

Insomma la serata si chiude in gloria e qualcuno potrebbe essere indotto a temere folle di suoi sostenitori che armati di torce e forconi possano muovere da un momento all’altro per far giustizia della moglie ingrata. Tanto è stata la capacità di convinzione di Berlusconi.

Certo giocare con i numeri è molto semplice, soprattutto se nessuno ne chiede una verifica trasparente. Infatti alla più banale delle prove il suo primato si scioglie come neve al sole.

Si sa la rete a differenza degli altri media tradizionali garantisce (per ora, ma ci stanno lavorando su) una maggiore pluralità ed accesso ad informazioni diversificate. Così salta fuori che un’importante istituto di sondaggi Britannico, si fa carico di monitorare da molto tempo gli indici di gradimento dei principali leaders mondiali, in patria ed all’estero.

La HarrisInteractive, ci fornisce proprio il termine di paragone che ci serve per meglio comprendere quanto presidenti, primi ministri e, fin’anche il Papa ed il Dalai Lama siano apprezzati o meno.

Il numeri non sembrano ammettere repliche, l’indagine effettuata su campioni rappresentativi della popolazione di USA, Gran Bretagna, Germania, Francia, Spagna ed Italia, portano a realizzare la tabella che segue:

Consensi nel proprio paese

Consensi in tutti e sei i paesi

Differenza

%

%

%

Barack Obama (United States)

68

80

+12

Angela Merkel (Germany)

59

51

-8

Jose Luis Rodriguez Zapatero (Spain)

48

35

-13

Silvio Berlusconi (Italy)

38

17

-21

Gordon Brown (Great Britain)

30

36

+6

Nicolas Sarkozy (France)

30

40

+10

Va sottolineato che questa indagine è riferita ad un periodo antecedente alle polemiche sulle candidature delle Veline e alle esternazioni della moglie del Presidente del Consiglio.

Nel sondaggio britannico viene spiegato che : “The big difference between Prime Minister Berlusconi’s popularity in Italy and across the six countries surely reflects his control over much of the Italian media” (la grande differenza tra la popolarità in Italia e quella tra i sei paesi, del Primo Ministro Berlusconi, sicuramente riflette il suo controllo sulla maggioranza dei media Italiani).

Inoltre emerge che il trend di gradimento nazionale di Berlusconi è discendente, infatti si rileva una sequenza che è del 43% a Novembre 2008, del 39% a Gennaio e del 38% a Marzo 2009.

In conclusione da questo sondaggio sembra emergere la considerazione che si ha del Primo Ministro italiano nei sei principali paesi europei e negli Stati Uniti è scarsissimo. Che i dati che lui ha reiteratamente fornito, quantomeno, vanno presi col beneficio dell’inventario e, soprattutto, i media dovrebbero verificarli prima di spacciarli come verità assolute. Infine che quando lui asserisce che il 90% delle testate giornalistiche lo assale non sembra convincere gli osservatori internazionali. Ma a questo punto è presumibile credere che tutto lo staff di Belusconi screditerà anche questa indagine, derubricandola a propaganda comunista. Come non credere che alla guida della Harris Interactive ci sia uno stuolo di bolscevici pronti a screditare il “salvatore dell’Italia e del Mondo”.

8 commenti:

Slasch16 ha detto...

Ti ho copiato la tabella, l'ho pubblicata nel mio blog ed ho messo il link della fonte, la Tua.
Spero non ti dispiaccia. Ciao.

Mariasol ha detto...

Neppure l'ultima terrificante batosta elettorale, dove i sondaggi pilotati di Repubblica&Co davano le due coalizioni vicinissime e invece quelli di Berlusconi 10 punti di vantaggio alla destra come poi si è avverato, è servita ai compagni...

Paolo Melis ha detto...

@Mariasol
grazie della visita e del pacato commento...
Potrei anche essere d'accordo, se non fosse per due dettagli.
Il primo è che guarda caso proprio ieri repubblica pubblicava un sondaggio di IRP marketing che si avvicinava più ai numeri di Berlusconi che a questi. Anche se penso che quest'ultimo di repubblica è successivo ai numeri sparati dal cavaliere per giorni a reti unificate, per cui potenzialmente viziato dalla campagna mediatica.
Il secondo punto è che l'istituto in questione non è italiano, per cui tacciarlo di essere manovrato da Repubblica (che per'altro non lo cita affatto) mi sembra esagerato.
Inoltre quì non si parla di sondaggi elettorali ma di gradimento la cui cosa è ben diversa. Berlusconi deve avere una carenza affettiva enorme se non si accontenta di essere il più votato ed il padrone di tutto ma pretende di essere il più amato. Anche dagli stranieri. Allora basta leggere una rassegna stampa estera per capire che oltreconfine ben pochi lo ammirano come dice lui...
Infine se essere comunista implica ricercare la democrazia, il rispetto della diversità di idee, il confronto dialettico anche aspro, la solidarietà sociale, la difesa dei più deboli, la lotta alle prevaricazioni, la lotta alla disuguaglianza sociale, la difesa delle minoranze, la tutela dell'itruzione e del sistema sanitario pubblico, e via dicendo... allora io sono assolutamente comunista, altrimenti dimmelo tu cosa sono...

Paolo Melis ha detto...

@Slash16
nessun problema, anche se ho visto che hai avuto problemi con la tabella...

Anna Gengaro ha detto...

Mi fa molto piacere aver scoperto questo tuo post. La disinformazione cerco anch'io di combatterla girando per la rete, e poi scrivendo su quello che "scopro" . Complimenti, Anna

Paolo Melis ha detto...

@Anna
Grazie a te, e complimenti per la tua perseveranza...

flo ha detto...

Verrebbe da domandarsi se piuttosto che rappresentare l'opinione pubblica certi sondaggi tarocchi non servano ad influenzarla, piuttosto. Ma davvero la gente vota in base ai sondaggi?

Paolo Melis ha detto...

@Flo
Che servano ad influenzarla penso sia ormai fuor di dubbio...
Quanto al fatto che la gente vota in base ai sondaggi, credo sia non perfettamente esatto. Piuttosto credo che ci sia una catena mediatica che è alimentata dai sondaggi e, martellando le psicologie meno attente ad approfondire le notizie, inducano i più "pigri" ad uniformarsi al pensiero comune corrente...