QUESTO BLOG SOSTIENE IL
COMITATO PER IL RICONOSCIMENTO DEI DIRITTI COSTITUZIONALI AI MILITARI
Perchè una Democrazia non può dirsi compiuta se non è stata capace di estendere tutte le sue regole e garanzie, fino in fondo a tutti i cittadini, anche quelli in divisa.

per informazioni ed adesioni scrivere a paolomelis66@yahoo.it



venerdì 16 gennaio 2009

Citizen Comellini

Totò diceva che la morte è una livella, di fronte alla quale finiamo tutti per essere uguali. Sfortunatamente essa è una soglia che necessita di essere superata, non basta approssimarcisi per ottenere se non proprio il medesimo risultato almeno la speranza di poterlo avvicinare.
E’ il caso di due scioperi della fame. Di Marco Pannella, leader storico dei Radicali e di un semplice Maresciallo dell’ Aeronautica, Luca Comellini. Entrambi posti in atto per ottenere l’attenzione dell’opinione pubblica sui temi dei diritti costituzionali. Il primo per protestare sul querelle della commissione di vigilanza Rai, ma non nel senso che più opportunamente ci si aspetterebbe, ossia che il Presidente Villari decida di accogliere l’invito a dimettersi, bensì perché ormai, sia i membri della commissione di centro sinistra che di centro destra per convincerlo a fare un passo indietro hanno deciso di disertare i lavori: "sciopero della sete se il comportamento dei parlamentari membri della commissione di Vigilanza sulla Rai confermeranno la violazione della legalità e il compimento dei reati previsti che prevedono pene con la reclusione fino a 5 anni nel caso del verificarsi dei reati in questione, non partecipando ai lavori della Commissione stessa”.
Il secondo, in base a quanto denunciato in una lettera al Presidente della Repubblica, per “richiamare la Loro attenzione sull’arbitrario e vessatorio procedimento disciplinare di stato avviato nei suoi confronti. Con tale procedimento, la scala gerarchica intende sanzionare – eventualmente con la destituzione dell’interessato – l’esercizio della libertà di pensiero da parte di un militare. In particolare, il medesimo è anche accusato di aver presentato una petizione ai Presidenti del Senato e della Camera (ex articolo 50 della Costituzione) che propone modifiche alla legge 11 luglio 1978, n. 382 recante "Norme di principio sulla disciplina militare", avendo ritenuto, l’Amministrazione medesima, che l'invio di petizioni su argomenti di servizio costituisce violazione delle Norme sull'obbligo di seguire la via gerarchica (articoli 12 e 39 del Regolamento di Disciplina Militare), come evidenziato nella Direttiva SMA-ORD 020-Relazioni con i Superiori.I diritti civili e politici del Maresciallo Luca Marco Comellini sono pesantemente minacciati dall’azione che l’Amministrazione ha inteso avviare e che, ora, pur nell’estinzione dei termini procedimentali, prosegue per affermare le sue ragioni”.
Se dell’ennesimo digiuno di Pannella molti hanno avuto notizia, del povero Maresciallo pochissimi hanno saputo. E si che l’iniziativa dell’illustre politico è ancora alla fase di annuncio, mentre quella di Comellini è arrivata all’ottavo giorno e le condizioni di salute del militare sono già critiche.
I media hanno scelto di dare ampio riscontro (tutti i giornali e anche ampi servizi nel corso dei Tg) solo a Pannella. I politici hanno deciso di esprimere la loro preoccupazione a solidarietà solo a Pannella. Entrambe hanno pensato che, i diritti costituzionali di un uomo di 43 anni, padre di una bambina di cinque anni, che rischiando il proprio posto di lavoro - oggigiorno più importante della stessa vita - rischia la propria vita per urlare al mondo che quasi 200 mila militari vedono compromesso il loro diritto a manifestare le proprie idee e convinzioni politiche.
Insomma da una parte abbiamo un incomprensibile protesta che non fa altro che intorbidire e rendere più confuse le acque intorno al tema dell’informazione pubblica, addirittura inducendo a credere che la, moralmente esecrabile, vicenda Villari abbia dignità tale da poter essere difesa a costo della vita. Che l’uomo assurto oggi come esempio massimo del attaccamento alla poltrona della casta politica sia degno di tutela costituzionale, quando, invece, ci si sarebbe aspettato un segnale opposto teso a sollecitare una maggiore moralità dei nostri rappresentanti in parlamento.
Dall’altra parte abbiamo un novello Davide che lotta contro un Golia straordinariamente più grande e forte di lui. Che, come una mosca, nella più totale inconsapevolezza dell’opinione pubblica, sta costringendo il “Gigante Stato” a prendersi a schiaffi da solo nel tentativo di schiacciarlo.
Questo è il monito che, ancora una volta ci viene dalle istituzioni. Solo chi detiene il potere, al culmine della sua autoreferenzialità, ha il diritto di tribuna, non osi il semplice cittadino tentare di opporsi alle ingiustizie ed alle vessazioni. Perché esso nasce e muore per subire le leggi scritte o meno, interpretate con un metro elastico da un Grande Fratello, pronto a riscriverle a suo piacimento a seconda delle sue più spicciole convenienze e alla quale esso non è mai soggetto.
“Citizen Comellini”, gode della solidarietà, senz’altro più onorevole, di quei tanti o pochi che come lui non si arrendono ad un’Italia che continua a perdere colpi sul fronte dei diritti costituzionali lasciando a Pannella quella opportunistica e, forse di facciata, di tanti onorevoli e media asserviti pronti a preoccuparsi per lo starnuto del Re e non della lebbra che decima la popolazione.
Il sovrano è sicuro dell’impossibilità che il popolo, stanco ed affamato, non possa risolversi, prima o poi, a cercare di sfamarsi da solo assaltando i forni?
www.fainotizia.it

6 commenti:

Annachiara ha detto...

Il digiuno per Pannella è ormai uno strumento, anche abbastanza rodato, per andare sulle prime pagine.
Il povero Comellini dovrebbe trovare una via meno cruenta per lui stesso per farsi ascoltare. Ve ne sono. Tipo incatenarsi davanti al parlamento. Sicuro che qualche giornalista coglierebbe la palla al balzo.

Paolo Melis ha detto...

Credi che gli stessi giornalisti che hanno preferito parlare di Pannella, in quel caso si risolverebbero a parlare anche di Comellini e dei diritti dei militari?
Non vorrei scadere nella demagogia, ma servirebbe un pò più di solidarietà da parte di tutti, addetti ai lavori e non...

Annachiara ha detto...

Sono abbastanza convinta che quegli stessi giornalisti lo farebbero.
Per rendere visibile qualcosa di esistenze ma che non interessa a nessuno bisogna cercare il clamore a tutti i costi. E soprattutto disturbare gli occhi e le orecchie. E sinceramente credo che del digiuno di Comellini (e s'intenda ovviamente che io rispetto l'uomo e la sua tragedia)non importi molto a nessuno. Bisogna che trovi un'azione più eclatante...

Paolo Melis ha detto...

Da quello che mi risulta oggi pomeriggio presso la Commissione Difesa del Senato si svolgerà l'esame di una delle petizioni (la n. 16) per la presentazione delle quali il maresciallo Comellini è stato posto sotto inchiesta dai vertici dell'Aeronautica militare.
Comellini sarà dinnanzi al senato, compatibilmente con le sue condizioni di salute, vedremo cosa accadrà...

Annachiara ha detto...

Facci sapere.

Paolo Melis ha detto...

Farò sapere per quel che posso...
per ora giro il link di un gruppo su facebook:
Bacheca di Solidarietà per il M.llo COMELLINI Luca Marco
(http://www.facebook.com/group.php?gid=6133475725)
Ed informo che:
Le Segreterie Regionali dell’O.X.S (Operatori Per la Sicurezza)Calabria e Sicilia, per dimostrare che l’amico e collega Comellini non è solo in questa battaglia, da oggi martedì 20 Gennaio,non avendo avuto notizie confortanti in merito al caso Comellini, iniziano lo sciopero dell’Alimentazione